Industria 4.0: l’Italia torna ad attrarre gli investitori esteri.

L’Italia rientra nella top ten mondiale dei mercati più attrattivi per gli investitori esteri. È questo l’esito dell’indagine 2018 Foreign direct investment confidence index, della società di consulenza strategica At Kearney. Secondo la ricerca, c’è il piano Industria 4.0 tra i fattori che rendono l’Italia appetibile, oltra alla forza della domanda interna, la crescita della domanda estera e il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi 5 anni.

I dati emersi, pur risultanti da uno studio portato avanti durante la campagna elettorale, non hanno risentito delle forti incertezze dimostrate dalla politica italiana. Il Piano nazionale Impresa 4.0 scavalca dunque l’empasse politica in cui si trova l’Italia da qualche tempo, per procedere verso gli obiettivi e le linee guida presentate a Montecitorio lo scorso settembre da parte dei ministri Calenda, Padoan, Poletti e Fedeli. Industria 4.0 ha previsto tre principali direttrici:

  • Operare in una logica di neutralità tecnologica;
  • Intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
  • Agire su fattori abilitanti.

La logica 4.0 si conferma allora l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.

La classifica Foreign direct investment confidence index vede il primo posto detenuto dagli Stati Uniti, mentre sono in evidente crescita tutti i mercati evoluti dell’Asia. Buone posizioni anche in Europa, dove la Germania scende ma comunque al terzo posto, il Regno Unito mantiene il quarto e la Francia è stabile al settimo. Ci sono poi la Svizzera e appunto l’Italia che salgono di tre posizioni qualificandosi rispettivamente al nono e al decimo posto. Diversa la sorte di Spagna e Portogallo che scendono rispettivamente al quindicesimo e al ventunesimo posto.